È iniziato ieri il lungo ponte della protesta No Tav: una mobilitazione di tre giorni perché domani, 8 dicembre, ricorre il ventennale dello sgombero da parte delle forze dell’ordine dell’area di Venaus, destinata nel 2005 a ospitare il cantiere per lo scavo della galleria internazionale della Torino-Lione.
La mobilitazione è cominciata ieri pomeriggio con un’assemblea a Susa, nell’area di San Giuliano, dove sorgerà il cantiere per la realizzazione della stazione internazionale. L’azione dimostrativa è proseguita in serata, quando una settantina di persone si è radunata davanti al cantiere dell’autoporto di San Didero.
Al presidio c’erano anche due volti storici: Guido Fissore (ex consigliere comunale di Villar Focchiardo), parte del movimento No Tav dal 2001, e Marisa Meyer, 80 anni, di Chiomonte, anche lei da trent’anni in protesta contro l’opera.
Le iniziative nell’area industriale di Borgone hanno visto, invece, l’ala giovanile del movimento con diversi esponenti giunti da diverse parti d’Italia.
di Andrea Bucci e Francesco Falcone. Video di Daniele Solavaggione
Daniele Solavaggione (Ag.Reporters)
06/12/2025
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