Accordo Ue sul clima, le emissioni tagliate del 90% al 2040 con flessibilità

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BRUXELLES. I ministri dell’ambiente dell’Ue hanno raggiunto un accordo a maggioranza qualificata sul taglio delle emissioni del 90% entro il 2040, includendo una serie di flessibilità per rendere la traiettoria meno rigida. L’intesa, arrivata dopo oltre 24 ore di negoziati, prevede la possibilità di contabilizzare nel bilancio delle emissioni fino al 5% di crediti internazionali di carbonio extra Ue. Un ulteriore 5% di crediti esteri potrà essere acquistato dai Paesi per coprire gli sforzi nazionali. Il testo conferma una clausola di revisione su base biennale a seguito di una valutazione da parte della Commissione della legge sul clima.

L’intesa, nonostante le 24 di negoziati, è stata votata a maggioranza qualificata e non all’unanimità. Hanno votato contro Slovacchia, Ungheria e Polonia. Belgio e Bulgaria si sarebbero astenute. Il computo totale dei non favorevoli – che non comprende l’Italia, secondo cui è stato raggiunto un buon compromesso finale – non è ancora noto. La presidenza danese si è limitata a spiegare che l’intesa è stata votata da 21 Paesi membri comprendenti l’81,9% della popolazione europea.

Pichetto Fratin: buon compromesso sui target, riconosciute le istanze dell’Italia

L’Italia ha approvato sia la legge clima che quella per i contributi nazionali in vista della Cop 30, è stato riconosciuto che «le istanze che portavamo avanti come Italia e come gruppo di Paesi uniti all’Italia erano rilevanti, importanti e equilibrate. E’ un buon compromesso». Lo ha detto il ministro dell’ambiente Pichetto Fratin ai giornalisti.


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