«Il mio obiettivo era colpire un dipendente Unicredit. Io lavoravo per Unicredit e sono stato buttato fuori. Mi sono appostato nel luogo dove è avvenuto il fatto con lo scopo di colpire il mondo della finanza presso cui ho lavorato». Così Vincenzo Lanni, arrestato per aver accoltellato lunedì mattina in piazza Gae Aulenti a Milano Anna Laura Valsecchi rispondendo alle domande del gip Rossana Mongiardo.
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L’interrogatorio, reso dal 59enne stamane, è riportato nel provvedimento di convalida del fermo e di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere.
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Con “tutta evidenza” Vincenzo Lanni aveva maturato il “proposito omicidiario” per “cinque giorni” prima di accoltellare lunedì mattina in piazza Gae Aulenti Anna Valsecchi. Lo scrive la gip di Milano, Rossana Mongiardo. La gip fa concedere l’aggravante della premeditazione del tentato omicidio con il momento in cui Lanni si è procurato il coltello con cui compiere il delitto.
“Infine”, si legge nelle 20 pagine del provvedimento, il “giorno dell’aggressione” l’uomo, già condannato per due tentati omicidi simili per dinamica commessi nel 2015 e che ha spiegato il suo gesto con la volontà di colpire un “simbolo del potere economico”, aveva “effettuato nuovamente una perlustrazione” della piazza in zona Porta Nuova prima di colpire la vittima.
La gip ha riconosciuto le esigenze cautelari del pericolo di fuga e di reiterazione del reato oltre alla “pericolosità sociale” dell’indagato che, durante l’interrogatorio di convalida, ha raccontato “con estrema lucidità” i fatti e “con la convinzione di aver agito correttamente, sentendosi vittima dell’ingiustizia del sistema”.
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