Dazi e Iva non pagati: il sequestro del parco auto di lusso di quattro russi

0
1

Savona – Un parco di auto e moto di lusso – BMW, Cadillac, Mercedes e Maybach – del valore di oltre 3 milioni di euro è finito sotto sequestro nell’ambito dell’operazione “Foreign Tricks”, condotta dalla Guardia di Finanza di Savona e dall’Agenzia delle Dogane. I veicoli, con targa extra-Ue, sarebbero rimasti in Italia oltre i limiti di legge senza il pagamento di dazi e Iva. Coinvolti quattro imprenditori russi residenti nel Ponente. Indagini fiscali in corso.

Il sequestro

I militari del Comando Provinciale di Savona, unitamente a personale dell’Ufficio Antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno eseguito, sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, il sequestro preventivo di un parco di auto e motoveicoli di lusso, rilevati all’interno di una villa signorile e di un castello nei comuni di Andora e Borghetto Santo Spirito. E’ l’esito di complesse indagini, durate circa un anno, in posizione di contrabbando aggravato e di evasione dell’Iva all’importazione. Finanzieri e funzionari doganali nel corso dell’operazione di servizio, hanno effettuato, per svariati mesi, un’attività di ricognizione congiunta degli autoveicoli con targa extra-unionale, nel Ponente ligure, rinvenendo, in particolare, un rilevante parco di auto e motoveicoli, taluni rarissimi pezzi da collezione, a marchio BMW, Cadillac, Mercedes e Maybach Motorenbau, nella disponibilità di una famiglia di imprenditori stranieri, del valore stimato in oltre tre milioni di euro, aventi targhe extracomunitarie; i mezzi coinvolti nella frode, in particolare, sono rimasti sul territorio italiano per un periodo superiore ai sei mesi, limite massimo previsto per lo sdoganamento e il conseguente pagamento dei diritti di confine e dell’Iva all’importazione.

Indagini e indagati

Le successive analisi, condotte grazie all’ausilio delle fonti aperte, delle banche dati in uso al Corpo e all’Agenzia, ad acquisizioni documentali e a mirati appostamenti, hanno consentito di ricondurre la disponibilità dei veicoli di lusso in capo a quattro persone fisiche di nazionalità russa, imprenditori nel settore edile e bancario, residenti in Italia da diversi anni, i quali, però, non avevano mai optato per l’adesione ai regimi di ammissione temporanea e di importazione in franchigia dei beni nel territorio dell’Unione Europea. Al termine delle attività di indagine, pertanto, gli stessi, ritenuti autori dei reati, sono stati segnalati alla locale Procura della Repubblica per la fattispecie di contrabbando per omessa dichiarazione aggravata, in quanto l’ammontare del dazio per la dichiarazione doganale omessa, in riferimento a tutti i veicoli, era superiore ai 50.000 euro e, contestualmente, è stata richiesta l’esecuzione di perquisizioni e sequestri. Una volta concluse le operazioni di polizia giudiziaria, la locale Procura, condividendo le ipotesi investigative, ha depositato l’avviso di conclusione delle indagini per la successiva eventuale richiesta di rinvio a giudizio.

Le ispezioni

Sulla base degli elementi investigativi raccolti è stata infine avviata a cura delle Fiamme Gialle Savonesi un’ispezione finalizzata a verificare la regolarità della complessiva posizione fiscale del nucleo familiare coinvolto dalle attività in parola. L’intervento operato dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane si inquadra, nell’ambito delle rispettive competenze istituzionali, in un contesto di monitoraggio e repressione delle frodi doganali e dell’Iva, anche a carattere internazionale, le quali generano iniquità e sottraggono risorse, comunitarie e nazionali, che dovrebbero essere destinate alle fasce più deboli della popolazione.

Disclaimer : This story is auto aggregated by a computer programme and has not been created or edited by DOWNTHENEWS. Publisher: lastampa.it