
Alan Friedman
Notte elettorale positiva per i Democratici, che conquistano New Jersey e Virginia, rafforzandosi in vista delle elezioni di metà mandato del 2026. Tuttavia, Alan Friedman invita alla cautela: la vittoria di Zohran Mamdani a New York non indica un trend nazionale. New York, spiega, è una roccaforte progressista, non lo specchio del Paese. “La Grande Mela è laboratorio della sinistra, non il termometro del Midwest o del Sud”. Molto più rilevante per gli equilibri federali il voto in California, dove la Proposition 50 sostenuta dal governatore Gavin Newsom cancella cinque seggi repubblicani. Una risposta alla manovra voluta da Donald Trump in Texas per eliminare cinque seggi democratici tramite gerrymandering (manipolazione dei collegi elettorali). Il risultato? Polarizzazione crescente e Stati che combattono battaglie a colpi di mappe elettorali per il controllo del Congresso. Con i Democratici rinvigoriti e i Repubblicani pronti alla controffensiva, i prossimi dodici mesi promettono di essere tra i più tesi degli ultimi anni, fino al voto del 5 novembre 2026: “Sarà un periodo di grande turbolenza nella politica americana” è la previsione di Friedman.
05/11/2025
03:26
Disclaimer : This story is auto aggregated by a computer programme and has not been created or edited by DOWNTHENEWS. Publisher: lastampa.it



