
Si intitola Boots la serie tv in otto puntate uscita su Netflix che sta molto irritando il Pentagono. Tratta dal libro di memorie di Greg Cope White, The Pink Marine, la serie racconta la storia di un adolescente gay che, finita la scuola superiore e in un momento di confusione personale, per seguire il suo migliore amico si arruola nei Marines degli Stati Uniti. Una vicenda ambienta agli inizi degli anni ‘90, prima che nell’esercito fosse introdotta, sotto la presidenza di Bill Clinton, la politica nota come “Don’t Ask, Don’t Tell” che proibiva alle persone apertamente gay, lesbiche e bisessuali di prestare servizio nelle forze armate, ma allo stesso tempo impediva ai comandanti di chiedere informazioni sull’orientamento sessuale di un militare.
Una politica di compromesso, quindi, abrogata poi nel 2011 quando è stato consentito alle persone Lgbtq+ di prestare servizio apertamente. In una dichiarazione apparsa su Entertainment Weekly, il portavoce del Pentagono, Kingsley Wilson, si è scagliato contro la serie e contro Netflix, accusata di produrre «spazzatura woke». «Sotto la presidenza Trump l’esercito statunitense sta tornando a ripristinare l’ethos del guerriero. I nostri standard generali sono d’élite, uniformi e neutrali rispetto al sesso, perché al peso di uno zaino o di un essere umano non importa se sei un uomo, una donna, gay o eterosessuale», ha dichiarato il Pentagono in una nota. «Non scenderemo a compromessi sui nostri standard per soddisfare un’agenda ideologica, a differenza di Netflix, la cui leadership produce e fornisce costantemente spazzatura woke al proprio pubblico e ai bambini».
Stuart Heritage del Guardian ha definito la serie, attualmente la sesta più vista su Netflix a livello globale e la terza negli Usa, «incredibilmente potente». L’Hollywood Reporter ha affermato che la serie è sì critica nei confronti delle politiche anti-gay dell’esercito degli anni ‘90, ma è anche rispettosa dell’esercito e «piuttosto positiva riguardo agli aspetti di fratellanza della vita degli arruolati».
Miles Heizer, l’attore gay che interpreta il ruolo principale, ha parlato dell’attualità di Boots. «Quando abbiamo iniziato le riprese nel 2023, non avevamo in mente di trasmettere un messaggio così attuale», ha detto. «Mentre la giravamo, sono iniziate ad accadere cose. È molto interessante che faccia luce su ciò che sta realmente accadendo oggi, anche se la serie è ambientata nel 1990. È sconvolgente”.
Impegnato nel ripristino «dell’etica del guerriero» e nella ridefinizione di cosa renda un soldato un buon soldato, il segretario della difesa Pete Hegseth il mese scorso ha esplicitato davanti ai capi militari la sua idea di esercito: senza persone grasse, senza donne, senza neri, senza barba, senza baffi, senza omosessuali e senza trans. Un ritorno al passato, quindi, che Hegseth sta mettendo in pratica con una serie di azioni che vanno dall’aver costretto i militari trans alle dimissioni – con due distinte sentenze della corte federale che hanno bloccato l’ordine esecutivo di Trump – all’aver cambiato nome alla portaerei intitolata a Harvey Milk, attivista per i diritti degli omosessuali che aveva prestato servizio durante la guerra di Corea, ucciso a San Francisco nel 1978.
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