Arrivato alla commissione Bilancio del Senato il nuovo emendamento del governo alla manovra con le misure per le imprese che avrebbero dovuto confluire in un decreto a parte. Nel provvedimento ci sono le risorse per i crediti d’imposta Transizione 5.0 e Zes, le misure sul Tfr, tra cui l’adesione automatica alla previdenza complementare per i neo assunti, il contributo da 1,3 miliardi a carico delle assicurazioni, le risorse per il Piano casa e il rifinanziamento degli stanziamenti relativi al Ponte sullo Stretto di Messina, dopo le ultime decisioni della Corte dei Conti. Sul fronte pensioni, salta la possibilità di andare in pensione di vecchiaia anticipatamente cumulando gli importi di forme pensionistiche di previdenza complementare. Con la cancellazione di una norma introdotta dalla legge di bilancio dello scorso anno, si ottengono risparmi annuali fino a 130,8 milioni nel 2035 sulla spesa pensionistica nei prossimi anni. L’emendamento cancella la possibilità, in vigore dal 2025, di computare, su richiesta, anche il valore di una o più rendite di forme pensionistiche di previdenza complementare ai soli fini del raggiungimento degli importi mensili richiesti per accedere alla pensione di vecchiaia con almeno 20 anni di contributi e se si è pienamente nel regime contributivo.

Imprese
Prorogato al 30 settembre 2028 l’iperammortamento, ovvero gli incentivi per le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica o digitale. Salta però la maggiorazione prevista per gli investimenti green. La deduzione massima, quindi, arriverà al 180% e non più al 220%. Viene inoltre specificato che l’incentivo è riservato beni “Made in Europe”.
Poi, con l’obiettivo di introdurre nuove misure di contrasto all’evasione, si introduce una ritenuta d’acconto da applicare all’atto del pagamento di tutte le fatture tra imprese. Questa ritenuta è fissata al 2028 con un’aliquota pari allo 0,5% – al netto dell’Iva – dell’importo da corrispondere, e all’1% dal 2029. La misura vale 700 milioni di euro già dal primo anno, e raddoppia nei successivi. Per quanto riguarda le assicurazioni, sale al 12,5% l’aliquota sulla polizza Rc auto per i rischi di infortunio al conducente e rischi di assistenza stradale per i contratti assicurativi stipulati o rinnovati a decorrere dal primo gennaio 2026.
Banche
Un nuovo intervento sul comparto bancario si è reso necessario per garantire le coperture della legge di bilancio. Cala la percentuale di deducibilità sulle perdite pregresse degli istituti di credito, passando dal 43% al 35% nel 2026 e dal 54% al 42% nel 2027. L’Irap sale del 2% ma si escludono i soggetti con minore base imponibile e si introduce una franchigia di 90 mila euro applicabile sulla maggiore imposta dovuta (+2%) solo per i periodi d’imposta 2027 e 2028.
Conti pubblici
Manovra, la Bce chiede all’Italia “cautela sulle banche”. Giorgetti: “Oro questione chiusa”
15 Dicembre 2025

Via libera anche alla tanto discussa norma sull’oro della Banca d’Italia. Dopo una lunga trattativa con la Bce, inizialmente perplessa sulla ratio della misura, il testo approvato stabilisce che le riserve auree di via Nazionale appartengono al popolo italiano, ma sono in capo a Palazzo Koch che le gestisce in conformità alle regole dei Trattati. Cambia la normativa dei dividendi delle holding: l’accesso al regime di esclusione è previsto solo con partecipazione diretta nel capitale superiore al 5% o di valore fiscale superiore a 500 mila euro. Novità anche per la Tobin tax, la tassa sulle transazione finanziarie che raddoppia.
Scuola
Arriva il bonus paritarie nel 2026: si tratta di un contributo fino a 1.500 euro per le famiglie con Isee entro i 30 mila euro e riguarda gli studenti che frequentano una scuola paritaria secondaria di I grado, o il primo biennio di una scuola paritaria di II grado. Vale a dire le medie o il primo biennio delle superiori. La misura sarà determinata secondo scaglioni inversamente proporzionali al reddito Isee e ha un tetto di spesa di 20 milioni di euro per il prossimo anno. Servirà un decreto del ministro dell’Istruzione, di concerto con il ministro dell’Economia, per fissare i criteri nel dettaglio.
Le scuole paritarie vengono poi esentate dal pagamento dell’Imu.
Passa l’emendamento caro a Noi moderati di Maurizio Lupi che stanzia 20 milioni di euro aggiuntivi per l’acquisto dei libri di testo, sempre in favore delle famiglie meno abbienti. Il Movimento 5 stelle accusa: «Danno il via libera al voucher paritarie mentre la stessa manovra taglia quasi 900 milioni di euro alla scuola pubblica da qui ai prossimi anni». Critiche a cui replica il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara: «Si contestano dati inoppugnabili, le risorse per la scuola italiana aumentano nel 2026 di 960 milioni».
Professionisti
Compromesso sulla norma che subordina il pagamento delle parcelle ai professionisti che operano per la Pubblica amministrazione. In sostanza, le amministrazioni tratterranno gli importi contestati dal fisco ma pagheranno le somme eccedenti.
La Commissione Bilancio del Senato ha dato il via libera alla riformulazione del testo che mette dei paletti agli autonomi che non sono in regola con il fisco e lavorano per lo Stato. L’intervento si applica esclusivamente sulle cartelle esattoriali iscritte a ruolo relative a tributi erariali. Per i compensi superiori a 5 mila euro, il blocco integrale scatta in ogni caso qualora gli importi iscritti a ruolo siano superiori. Se inferiori, invece, «il pagamento continua a essere erogato», sostiene il senatore Calandrini di Fratelli d’Italia, primo firmatario dell’emendamento. Protestano gli avvocati che sottolineano la sperequazione fra i liberi professionisti ed i dipendenti, perché i dipendenti ricevono gli emolumenti dalla Stato anche se hanno debiti con il fisco. Nei giorni scorsi il Consiglio nazionale forense aveva definito questa decisione «una mannaia su migliaia di professionisti e colpisce soprattutto gli avvocati impegnati nel patrocinio a spese dello Stato e nella difesa d’ufficio».
Pacchi
La tassa sui piccoli pacchi che arrivano in Italia dalla Cina rischia di salire a cinque euro. La manovra include un contributo di due euro sui pacchetti di valore inferiore a 150 euro a partire dal primo gennaio 2026. Si tratta di una handling fee, una sorta di tassa di gestione da due euro da applicare ai piccoli pacchi provenienti dai Paesi extra Ue che entrano in Italia, il cui gettito viene incamerato interamente dallo Stato ed è stimato dal Mef in 122 milioni di euro il primo anno e in 245 milioni dal 2027.
il caso
La ritorsione della Cina: dazi al 19,8% sulla carne di maiale in arrivo dall’Europa
16 Dicembre 2025

A questa tassa potrebbe sommarsi il dazio di tre euro che scatta a luglio sulle merci extra Ue all’ingresso in Europa, mentre quello italiano di due euro si applica una volta varcati i confini italiani. Le due norme entreranno in vigore in periodi diversi, il che rende l’aggravio di cinque euro ancora un’ipotesi, però le associazioni dei consumatori sono molto critiche. Il Codacons parla «di corto circuito» e lancia l’allarme: «A pagare le spese di tali balzelli saranno ancora una volta i consumatori, ingiustamente penalizzati quando decidono di fare acquisti di piccolo valore sul web».
Casa
Ripristinata l’aliquota sugli affitti brevi al 21% per la prima casa affittata e poi il 26% dalla seconda. L’attività di impresa (è necessaria la partita Iva) scatterà però dal terzo immobile affittato e non più dal quinto. Si riducono le risorse previste nel 2026 per il Piano Casa a 10 milioni rispetto ai 300 inseriti nel maxi-emendamento del governo, poi ritirato perché conteneva la stretta sulle pensioni. Ma le risorse dovrebbero essere recuperate con il nuovo emendamento atteso oggi in commissione Bilancio.

Il Piano casa dovrebbe individuare interventi di recupero, riqualificazione e di realizzazione nell’ambito di nuovi modelli di edilizia residenziale e sociale per fornire una soluzione abitativa a giovani coppie, genitori separati e persone anziane. Anche gli immobili condonati potranno accedere agli incentivi ambientali, di sicurezza e sismici previsti dalle diverse Regioni. Infine, si aprirà un nuovo bando, in capo a Cassa depositi e prestiti, per proseguire la realizzazione di posti letto per studenti universitari, in modo da raggiungere l’obiettivo di 60 mila alloggi a prezzi calmierati fissato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
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