Niente carcere per il medico “pusher” di Matthew Perry: gli vendeva ketamina chiamandolo “idiota”

Un medico californiano che ha fornito ketamina alla star di Friends Matthew Perry è stato condannato a otto mesi di arresti domiciliari e a tre anni di libertà vigilata, diventando la seconda persona a ricevere una condanna per la morte dell’attore.

Il dottor Mark Chavez è uno dei cinque imputati, tra cui un altro medico e una spacciatrice nota come la “Regina della ketamina”, che si sono dichiarati colpevoli di accuse legate alla droga derivanti dalla morte della star della sitcom, avvenuta nel 2023 nella sua casa di Los Angeles.

Il medico di San Diego ha ammesso di aver ottenuto la ketamina dalla sua clinica e da un distributore all’ingrosso tramite prescrizioni fraudolente, vendendola poi al dottor Salvador Plasencia, che a sua volta l’ha fornita a Perry. Plasencia è stata condannata all’inizio di questo mese a 30 mesi di carcere.

L’indagine federale sulla morte di Perry ha ricostruito come l’attore, 54 anni, vincitore di un Emmy, si sia procurato la ketamina tramite una rete clandestina di spaccio a Hollywood.

La ketamina, un anestetico chirurgico, viene talvolta utilizzata come trattamento per depressione, ansia e dolore cronico. Perry, che aveva lottato per anni con la dipendenza e la depressione, riceveva il farmaco come parte della sua terapia, ma presto cominciò a richiederne quantità superiori a quelle prescritte.

Questo lo portò a entrare in contatto con il giro di droga che coinvolgeva Chavez, Plasencia, l’assistente di Perry, Kenneth Iwamasa, e Jasveen Sangha, la spacciatrice anglo-americana nota come la “Regina della ketamina”. Gli ultimi tre saranno condannati nei prossimi mesi.

L’autopsia di Perry ha rilevato una concentrazione elevata di ketamina nel sangue, stabilendo che gli “effetti acuti” della sostanza hanno causato la morte dell’attore.

I pubblici ministeri hanno affermato che Iwamasa ha collaborato con Chavez e Plasencia per fornire a Perry ketamina per un valore superiore a 50.000 dollari nelle settimane precedenti la sua morte.

Nel suo patteggiamento, Chavez ha ammesso di aver ottenuto la ketamina sia dalla sua ex clinica sia da un distributore all’ingrosso tramite prescrizioni false. In particolare, ha falsificato una ricetta a nome di una ex paziente, senza il suo consenso, per ottenere 30 pastiglie da vendere a Plasencia, che poi le consegnava a Perry.

Secondo l’accordo di patteggiamento dell’ottobre 2024, Chavez ha confessato di aver fornito complessivamente 22 fiale di ketamina liquida e nove pastiglie a Plasencia. La transazione faceva parte di un piano più ampio in cui Chavez e Plasencia discutevano di come sfruttare la dipendenza di Perry a scopo di lucro, prendendolo in giro nei loro messaggi. Plasencia, ad esempio, scrisse a Chavez: «Chissà quanto pagherà questo idiota».

Chavez rischiava fino a 10 anni di carcere federale. Come parte del patteggiamento, ha rinunciato alla licenza medica e al passaporto.

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