Palantir affonda in Borsa e fa cadere Wall Street, ora gli investitori temono la bolla dell’Ai

Palantir Technologies sta crollando a Wall Street. Il colosso statunitense che produce software e analizza dati per le agenzie governative e militari (tra cui la Cia) ha perso l’8,4% nelle contrattazioni premercato nonostante le previsioni di fatturato per il quarto trimestre superiori alle attese degli analisti. Il tonfo del titolo, che comunque ha registrato un’impennata del 400% nell’ultimo anno, sta trascinando con sé gli indici azionari americani con Nasdaq -1,17, S&P 500 -1,21%, Dow Jones -0,50%.

La debolezza di Palantir rende concreto lo spettro bolla legato all’intelligenza artificiale. Nvidia cede il 1%, Alphabet lo 0,75% . Gli investitori stanno tirando il freno dopo mesi di rally sfrenato, ponendosi interrogativi sempre più pressanti sulla sostenibilità degli investimenti in AI e sulla loro effettiva capacità di tradursi in profitti concreti. A farli dubitare è proprio il timore di valutazioni troppo elevate. Ieri Palantir ha pubblicato i risultati finanziari del trimestre, con previsioni di vendita comprese tra 1,327 e 1,331 miliardi di dollari e ricavi al 61%, in calo rispetto al 63% del terzo trimestre. Stime troppo elevate rispetto a quelle degli analisti, che si arrestavano a 1,19 miliardi di dollari. Ad acuire le preoccupazioni ci sono i timori del gestore di hedge fund Michael Burry che ha rivelato scommesse ribassiste su Palantir e sul leader dei chip per l’Ai Nvidia.

A inasprire il clima sui mercati sono intervenuti i ceo di Morgan Stanley e Goldman Sachs, che hanno lanciato un chiaro avvertimento: le Borse potrebbero essere prossime a una correzione tra il 10% e il 15%, con le valutazioni che hanno raggiunto livelli estremamente elevati. «Il mercato ha registrato rialzi coerenti con i risultati aziendali, ma a un certo punto sembrava pronto a reagire negativamente anche alla più piccola delusione» ha detto Keith Buchanan, senior portfolio manager di Globalt Investments.