Raffaele Marianella, tre figli e la pensione vicina. Chi era l’autista ucciso nell’agguato ultrà

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RIETI. L’autista ucciso nell’agguato ultrà dopo la partita di basket tra Rieti e Pistoia si chiamava Raffaele Marianella, aveva 65 anni. Lavorava come autista alla Jimmy Travel, azienda di trasporti che ha sede all’Osmannoro, zona industriale e commerciale della Piana Fiorentina.

Marianella era romano di nascita, ma fiorentino per scelta, a causa di una nuova relazione sentimentale. “Aveva tre figli, due maschi e una donna, che vivono a Roma – raccontano dalla Jimmy Travel -. Era particolarmente legato soprattutto alla figlia, la sentiva spesso e la nominava sempre. Era simpatico con tutti, gioviale, sempre allegro. Era arrivato da pochi mesi e gli mancava poco tempo alla pensione. Siamo distrutti, c’è caduta una bomba addosso, non sappiamo ancora cosa fare per ricordarlo. Siamo sconvolti, gli volevamo tutti bene”.

La Jimmy Travel lavora da anni con i supporters della Estra Pistoia basket, accompagna spesso la “Baraonda Biancorossa” nelle trasferte, prima in A1 ora in A2. Raffaele Marianella postava sui suoi profili social le foto dei viaggi con i tifosi, le feste dopo le vittorie. Una vita vissuta a bordo di un pullman, prima a Roma poi in Toscana. Sia sul sedile del guidatore che in quello accanto dell’autista di scorta, che deve prendere il volante quando l’altro è stanco o ha finito il turno. Lo stesso copione di ieri sera, al termine di una partita vinta in mezzo a troppe tensioni. Fino a quando, lungo una statale, un sasso lanciato da un gruppo di ultra nascosti in un campo, non lo ha colpito a morte e ha interrotto il suo viaggio per sempre.


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