Sassaiola contro il pullman dei tifosi del Pistoia basket, ucciso l’autista

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Una partita di basket dall’epilogo tragico, una sfida tra due squadre nobili decadute di serie A2 finita con un morto. Il dramma è avvenuto un quarto d’ora dopo la fine del match tra la Sebastiani Rieti e l’Estra Pistoia, attorno alle 21. Il pullman che trasportava i tifosi della squadra toscana, dopo essere ripartito dal Palasport di Rieti, dedicato a Soujourner, è stato assaltato da tifosi reatini e bersagliato da lanci di pietre e altri oggetti pesanti. Persone ancora non identificate sarebbero sbucate fuori da un campo lungo la strada statale 79, all’altezza di Contigliano, ai confini dell’Umbria e avrebbero lanciato i sassi che hanno colpito la parte anteriore del pullman.

Un mattone lanciato ha colpito in pieno il secondo autista, seduto sul sedile del passeggero, accanto a chi guidava. Un colpo letale, si è compreso subito che la situazione clinica dell’uomo era molto grave. Una volta arrivati i soccorsi al Palasport, gli operatori sanitari del 112 hanno cercato per oltre un’ora di rianimare l’autista del pullman. Ma i loro sforzi si sono rivelati inutili, ai sanitari non è rimasto altro che dichiarare la sua morte. Le forze dell’ordine e gli inquirenti del capoluogo laziale devono ancora far luce sulla dinamica dell’assalto e provare a risalire ai colpevoli del lancio fatale. E’ stata una partita ad alta tensione anche sul parquet. All’intervallo tra il secondo e il terzo quarto ci sono state scintille tra le due tifoserie, con l’intervento delle forze dell’ordine per sedare gli animi e riportare la calma tra gli spalti del Palazzetto. La partita è ripresa in un clima caldo, la vittoria dell’Estra Pistoia presumibilmente ha fatto aumentare ancora il livello di tensione. Per questo il pullman dei tifosi pistoiesi è stato scortato fuori Rieti e per un tratto di strada dalle volanti della Polizia. Gli assalitori, evidentemente, erano a conoscenza di quando gli agenti avrebbero lasciato il servizio di scorta e fatto marcia indietro per tornare a Rieti. L’agguato scattato all’altezza di Contigliano, poco prima di lasciare il Lazio ed entrare in Umbria, è stato ideato per questi motivi, per evitare di essere fermati dagli agenti. Dopo il lancio di sassi e mattoni avrebbero fatto perdere le loro tracce. Le indagini sono partite subito, così come è naturale che sarà aperto un fascicolo dalla procura di Rieti sulla morte dell’autista.


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