Nei file su Jeffrey Epstein pubblicati dal Dipartimento di Giustizia americano ci sono pochi riferimenti a Donald Trump. Uno di questi si trova in una causa del 2020 da parte di una donna che ha affermato di essere stata reclutata dal finanziere pedofilo e da Ghislaine Maxwell in Michigan nel 1994, quando aveva 13 anni. Lo riporta il Guardian.
il caso
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Il racconto della ragazza: “Avevo 14 anni”
La denuncia sostiene che la ragazza, indicata come Jane Doe, fu presentata a Trump da Epstein quando aveva 14 anni. Secondo la causa, durante uno degli incontri con il finanziere, morto suicida in carcere nel 2019, Epstein la portò a Mar-a-Lago, dove la presentò al tycoon. In quell’occasione, si legge nei documenti del tribunale, Epstein diede una gomitata a Trump e disse: «È una bella ragazza, vero?». Trump sorrise e annuì in segno di assenso.
Nel 2021 la vittima ha testimoniato al processo contro Maxwell e ha dichiarato di aver partecipato al concorso di bellezza Miss Teen Usa del 1998, all’epoca gestito dal presidente americano. Nel 2016, cinque concorrenti dell’edizione 1997 della competizione hanno raccontato a Buzzfeed News che Trump era entrato nel loro spogliatoio mentre si stavano cambiando.
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Il ruolo di Trump nei documenti: cosa c’è e cosa manca
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha avviato la prevista pubblicazione della “enorme” mole di documenti relativi alle indagini sul caso Jeffrey Epstein. Il materiale, atteso da anni, è stato però diffuso in gran parte con pesanti omissioni, suscitando dubbi e polemiche sull’effettiva trasparenza dell’operazione, soprattutto da parte dei democratici. A colpire è proprio la limitata presenza di riferimenti a Donald Trump, nonostante la sua nota amicizia con il finanziere. I media statunitensi e internazionali stanno ancora passando al vaglio i materiali, un’operazione che richiederà giorni vista la mole annunciata, pari a centinaia di migliaia di pagine.
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